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La pianista romana Rita Marcotulli ha messo insieme una superband per un progetto-tributo ai Pink Floyd: “Us and them”, che prevede l’esecuzione dei brani più celebri della band inglese eseguiti da un quartetto formato da Andy Sheppard ai sax, Giovanni Tommaso al contrabbasso e Alfredo Golino alla batteria, a cui si sono aggiunti strumenti e musicisti meno legati al jazz, come la chitarra elettrica di Fausto Mesolella degli Avion Travel, il basso elettrico di Matthew Garrison, bassista di Pino Daniele, le percussioni e gli electronic sounds di Michele Rabbia, e la voce di Raiz, ex cantante degli Almamegretta.

Fra i brani che il gruppo eseguira’ Money, Us and Them, Astronomy Domine, Cryin’ song, Burning bridges, Set the controls for the heart of the sun, Cirrus Minor: non mancate.

Presentazione

Us and Them dei Pink Floyd era già stata proposta da Rita Marcotulli nel 2006 in “The Light Side of the Moon” e probabilmente proprio da lì è nata l’idea (e la sfida) di riproporre la musica del celeberrimo gruppo britannico.

La Marcotulli ha arrangiato alcuni brani famosi e meno del gruppo eseguendoli per la prima volta alla Casa del Jazz di Roma il 17 marzo di quest’anno, concerto puntualmente registrato per costituire la quinta uscita in cd della collana “Jazz Italiano Live 2008” di La Musica di Repubblica-L’Espresso.

Per l’occasione la pianista romana (attiva compositrice e interprete del panorama europeo che vanta collaborazioni con importanti artisti di varia estrazione musicale, da Billy Cobham a Pino Daniele, da Ambrogio Sparagna a Enrico Rava, da Dewey Redman a Maria Pia De Vito), ha costituito un gruppo “atipico” (come quelli visti decine di volte a Roccella), nella fattispecie un quartetto jazz classico (con l’inglese Andy Sheppard ai sax, Giovanni Tommaso al contrabbasso e Alfredo Golino alla batteria), a cui sono stati aggiunti strumenti e musicisti meno legati al jazz (la chitarra elettrica di Fausto Mesolella degli Avion Travel, il basso elettrico di Matthew Garrison, attuale bassista di Pino Daniele e figlio di Jimmy Garrison che fu il contrabbassista di John Coltrane, le percussioni e gli electronic sounds di Michele Rabbia, e la voce di Raiz, ex cantante degli Almamegretta).

Il risultato è conturbante: gli arrangiamenti, intelligentemente dosati e al tempo stesso mantenuti “aperti”, non stravolgono gli originali, né nello spirito né nel sound, riuscendo ugualmente a diversificarsi e imprimere alla materia preesistente una impronta personale e originale ricca di inaspettati punti di fuga (culminanti spesso negli assolo di un ispiratissimo Andy Sheppard, ottimamente valorizzati dal lavoro della Marcotulli).

I brani sono stati scelti da periodi diversi: così i pezzi più psichedelici e innovativi (Astronomy Domine, Set the Controls For The Heart Of The Sun) si annodano con quelli di matrice più folk-rock (Cirrus Minor, Cryng Song, Goodbye Blue Sky) e con quelli del pop più celebrato (Us and Them, Money). E’ condivisibile quanto detto nelle note di copertina dell’album: “E’ jazz? Si, anche. E’ rock ? Si, certo. Più di ogni altra cosa questo è un insieme di suoni, ritmi, improvvisazione e scrittura definita in
continuo divenire.

Una sorta di esperanto in musica, libero e coinvolgente.” Lo si potrebbe definire jazz psichedelico mediterraneo.

Videografia

Formazione:

Raiz: voce
Rita Marcotulli: pianoforte e tastiere
Andy Sheppard: sassofoni
Giovanni Tommaso: contrabbasso
Matthew Garrison: basso elettrico
Fausto Mesolella: chitarre
Michele Rabbia: percussioni e electronic sounds
Joel Allouche: batteria

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