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Contrabbassista, cantante e compositrice, Esperanza Spalding non poteva

essere battezzata con nome migliore. Con i suoi 24 anni questa ragazza prodigio è infatti una delle maggiori speranze del jazz internazionale.

Nata nel 1984, cresce in una casa e un quartiere multilingue di Portland, Oregon, tirata su soltanto dalla madre, una donna molto determinata che riesce ad educarla al meglio nonostante le ristrettezze economiche e una malattia che constringe la figlia a casa per lunghi periodi.

Già a 5 anni entra come violinista nella sua prima orchestra, la Società della Musica da Camera dell’Oregon, dove suona per dieci anni. Nel mentre scopre il contrabasso e tutte le strade che le apriva quello strumento, lontano dalla musica classica. A 16 anni lascia l’orchestra e si diploma in musica grazie a una borsa di studio all’Università statale di Portland.

Era la più giovane del suo corso. Poi approda al Berklee College, dove non solo si laurea, ma diventa insegnante di contrabbasso a soli 20 anni, la più giovane di sempre per il prestigioso college di Boston.

Intanto suona insieme a grandi musicisti come Stanley Clarke, Pat Metheny, Donald Harrison, Joe Lovano e la cantante Patti Austin. Nel 2008 pubblica il suo primo album che sta ricevendo grandi rescontri di critica e pubblico in tutto il mondo.

Nel 2010 è uscito il suo terzo disco, “Chamber Music Society”, che presenta a Catania, lavoro che ha aumentato la sua notorietà permettendole di vincere, il 13 febbraio 2011, un Grammy Award come “Miglior artista esordiente”.

«A parole difficilmente posso esprimere la sorpresa e il brivido nel ricevere il mio primo Grammy – ha dichiarato a caldo l’artista americana, una volta ricevuto il premio -. E nella categoria del Miglior artista esordiente, niente meno. Sono stata e sono del tutto sorpresa.  E questa cosa è così incredibile. Sono ancora sommersa dall’emozione e dalla gratitudine per tutta quella gente che ha creduto nella mia musica e che ha votato per me.  Questo è per me un momento di grande ispirazione!

La gente mi ha chiesto che significato ha avuto essere una jazzista nel vincere il premio. Sappiamo tutti che i jazzisti di solito non entrano nella categoria degli artisti esordienti ai Grammy, e questo rende l’edizione di quest’anno veramente speciale. Ma, principalmente, spero che l’esposizione mediatica su Esperanza farà grande luce sull’enorme ampiezza di ciò che sta accadendo nella musica jazz proprio adesso. Probabilmente, la mia musica è un esempio perfetto del fatto che l’espressione  “jazz nel suo insieme” non ha alcun senso!».

Chamber Music Society

Nei due anni che sono seguito al suo disco di debutto, Esperanza Spalding è stata conosciuta principalmente come un’artista jazz. E mentre lei si sente onorata di far parte di quella ricca tradizione, ci sono tante sfaccettature della sua voce che lei vorrebbe che il mondo ascoltasse e conoscesse meglio. Questa è la motivazione e l’inspirazione che sta dietro il nuovo disco, “Chamber Music Society”, album che combina il jazz trio con gli arrangiamenti per archi e la voce.

Esperanza ha suonato in tutte le forme sin da bambina. E molta della sua esperienza iniziale è stata fatta proprio con il violino per suonare musica da camera, una forma di musica per la quale lei prova tutt’ora grande apprezzamento e rispetto. Negli anni, anche se è passata per la scena jazz, lei ha preso ispirazione dalla musica classica e in particolare dalla musica da camera. Lei continua ad essere affascinata dal concetto di lavori intimi che possono essere suonati tra amici in contesti privati.

In effetti, questa era l’essenza della musica da camera dagli inizi nel Medio Evo e nel Rinascimento, secoli prima dell’avvento della radio e delle tecnologie. La musica da camera era la musica delle masse, la musica in cui gente di ogni estrazione sociale trovava significato e importanza. “Chamber Music Society” è il modo di Esperanza di ricreare lo stesso tipo di nesso culturale, un luogo dove i conoscitori della musica classica, i devoti del jazz e i fan di ogni altro tipo di musica possono trovare terreno comune.

Per lo sforzo creativo e tecnico che ha comportato, Esperanza ammette senza problemi che “Chamber Music Society” è stato faticoso – come compositrice, arrangiatrice e musicista– ma è stata una formidabile esperienza formativa che l’ha entusiasmata non poco. D’altra parte, ha avuto la fortuna di lavorare con alcuni musicisti di grande talento. Il co-produttore è stato il compositore e arrangiatore, vincitore di premi Grammy,  Gil Goldstein, che ha lavorato con i migliori jazzisti degli ultimo 40 anni. Il nucleo dei musicisti che affiancano il basso e la voce di Esperanza includono il pianista Leo Genovese, il batterista Terri Lynne Carrington e il percussionista Quintino Cinalli. Il trio d’archi comprende il violinista Entcho Todorov, il violinista Lois Martin, il violoncellista David Eggar e la vocalist Gretchen Parlato. Sul disco il grande cantante brasiliano Milton Nascimento, uno degli eroi musicali della Spalding, è ospite d’onore su un brano. Nascimento è quello che Esperanza vorrebbe diventare musicalmente. «Il suo contributo al disco è una benedizione – ha dichiarato la Spalding -, e la conferma di tutto ciò che ho realizzato durante la mia carriera».

Non importa in che era viviamo, non importa da dove veniamo, sincerità e originalità e verità nella musica sono elementi di una “società della musica da camera” e queste sono le cose che Esperanza tenta di trasmettere.

Formazione:

Esperanza Spalding: contrabbasso, voce
Leonardo Genovese: piano
Richard Barshay: batteria
Olivia de Prato: violino
Jody Redhage: violoncello
Lois Martin: viola
Leala Cyr: backing vocal

Sito ufficiale:

www.esperanzaspalding.com

 

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