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Presentazione

Distribuito anche in Italia l’album Voicelink – A prima vista sembra un nuovo duo Musica nuda, ma l’incontro tra il sassofonista Raul Colosimo e la cantante franco-angolana Merle-Anne Prins Jorge aspira ad essere qualcosa di diverso. Il concetto di fondo, però, è lo stesso: due soli musicisti (una voce femminile e uno strumento acustico, in questo caso il clarinetto basso) e la musica privata dei suoi orpelli, denudata e restituita con il fascino della sua minimalità. Dopo aver raccolto successi e consensi sulla scena parigina, lunedì 11 aprile verrà pubblicato anche in Italia l’album d’esordio del duo Colosimo-Prins Jorge, dal titolo Voicelink: una serie di coveri di brani celebri più un brano originale, interpretati appunto per voce e clarinetto basso, in uscita nel Belpaese con distribuzione Egea, per l’etichetta Storie di Note.

Raul Colosimo è sassofonista e sperimentatore italiano molto noto nella capitale francese. In Italia ha suonato con Il Parto delle Nuvole Pesanti, in tour nel 2003, in un grande concerto per la pace a Baghdad e con Claudio Lolli nel remake del celebre album Ho visto anche degli zingari felici. In Francia ha collaborato con Eric Truffaz, e dopo l’incontro con Merle-Anne Prins Jorge, cantante franco-angolana, dalla voce strepitosa e dalla presenza di grande impatto, ha dato vita a questo progetto jazzy assolutamente singolare, dove la voce osa spaziare dal fondo alle frequenze più impensabili, sostenuta nella più giocosa improvvisazione, dal groove avvolgente del clarinetto basso, con uno spirito leggero che sfida la gravità, declassificando e rivitalizzando autentici classici della musica.

Per questo Raul Colosimo è diventato testimonial, al fianco del celebre maestro del funk Marcus Miller, della Selmer, grande casa di produzione parigina del clarinetto, che ha deciso di sostenere con forza questo progetto musicale quasi unico.

Assurd

Una fusione di potenzialità musicali, finalizzate a condurre in svariati luoghi le colorate armonie e il significato simbolico di valori emozionali e culturali.?Ognuna di queste donne porta con sé una nota distintiva, non parliamo solo di una diversità di accenti o di parole prettamente autoctone ma della loro attitudine ad infondere la singolare personalità canora e sonora nelle composizioni, a mò di serenate ma, a volte, anche di denuncia sociale.

Un viaggio nel colore locale di ognuna di loro che si realizza passando dai ritmi tipici e passionali della tarantella partenopea,  toccando le sonorità impetuose della pizzica salentina e del calore del Sudamerica, arricchito dall’uso di strumenti originari come tammorre, tamburelli e organetto…

Video

httpv://www.youtube.com/watch?v=12A90oR_ApY&feature=share

Galleria

Sito

www.voicelink.fr

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