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Richard Galliano, francese della Costa Azzurra ma di chiare origini italiane, assurto in pochissimi anni ai vertici mondiali del jazz, è il principale artefice del rilancio a tutto campo della fisarmonicaquale strumento dalle innumerevoli capaità espressive ed è da molti definito l’erede diretto di Astor Piazzolla.

Gonzalo Rubalcaba è un pianista jazz cubano dalla tecnica sopraffina che nella sua carriera ha inanellato premi e partecipazioni di grandissima caratura, come quella con Charlie Haden, John Patitucci e Jack DeJohnnette.

Le 2 stelle saranno accompagnate a Catania da un quartetto: non perdeteveli.

Presentazione Richard Galliano

Nelle mani di Galliano la popolare fisarmonica acquista ora la policromia di un’orchestra, ora il raccolto timbro di un intimismo di natura cameristica.

Interpreta, compone ed orchestra una musica derivata dal genere “musette”, nella quale si mescolano in apparenza casuale reminiscenze swing, marcati echi di tango razie alla fondamentale lezione del grande maestro (con il quale Galliano ha appronfondito sia il suo già notevolissimo bagaglio tecnico, sia gli studi armonici e di composizione, e con il quale ha anche inciso un fortunato CD), giri di valzer dei bistrot parigini, ballads di Bill Evans, improvvisazioni di Keith Jarrett e la lezione nera di Parker e Coltrane.

Il tutto con un compiaciuto gusto cromatico che riporta alla migliore tradizione francese da Couperin a Debussy e soprattutto a Ravel. I grandi meriti di Galliano sono dunque l’originalità, l’avere saputo cioé sintetizzare tutte queste esperienze musicali in una nuova musica europea, fatta di improvvisazione jazzistica e di tradizione mediterranea, e l’avere consentito alla fisarmonica (nella sua variante francese a tasti, l’accordeon) ed al bandoneon di assurgere al ruolo di protagonisti nello scenario jazzistico contemporaneo; strumenti scomodi che hanno avuto sempre vita difficile nel jazz e nella musica colta.

Le collaborazioni discografiche e concertistiche di Galliano sono molteplici: da Juliette Greco a Claude Nougaro, da Ron Carter (con il quale ha inciso lo splendido “Panamanattan”) a Chet Baker, da Enrico Rava a Martial Solal, da Miroslav Vitous a Charlie Haden, da Trilok Gurtu al grande Astor Piazzolla cui ha dedicato uno splendido album in cui si possono ascoltare temi indimenticabili come “Oblivion”, “Chiquilin de Bachin” e “Adios nonino” e molti altri ancora.

Musicista dell’anno in Francia nel 1991, si è esibito in solo e come ospite nel gruppo di Joe Zawinul a Umbria Jazz Winter 95 e Umbria Jazz 96 e poi nelle ultime due edizioni di U.J. Winter, prima in duo con Charlie Haden e poi con il New York Tango Quartet, suscitando in entrambi i casi, unanimi ed entusiastici consensi di pubblico e di critica. Ha partecipato a numerosi altri festival internazionali tra cui Antibes, Vienne, Houston, New York, Melbourne, Pechino, Shanghai.

Imperdibile il suo ultimo lavoro con il Tangaria quartet “Luz Negra”, che verrà suonato, insieme ai suoi pezzi più famosi, nella tappa di Catania del suo tour mondiale, il 29 luglio 2007.

Formazione:

Richard Galliano: Fisarmonica

Gonzalo Rubalcaba: piano

George Mraz: contrabasso
Clarence Penn: batteria

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