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L’ultimo disco di Noa, “Love Medicine” uscito il 22 luglio, vede ancora la stretta collaborazione del chitarrista Gil Dor, ormai parte creativa della stessa artista israeliana. Il disco vede una sorta di reunion fra Noa, Gil e Pat Metheny, che aveva prodotto vent’anni fa “Noa” il disco d’esordio. Metheny ha suonato un assolo nella canzone che ha co-prodotto “Eternity in beauty”.

Altro grande ospite è il cantante spagnolo Joaquín Sabina, che canta con lei “You-Tù”, un brano cantato in inglese e spagnolo. Il disco ospita anche cover interessanti, come “Eternal flame” delle Bangles, in un arrangiamento molto originale di Gil Dor, e “Happy song” di Bobby McFerrin, collaborazione nata dopo un concerto insieme a Tel Aviv un anno fa.

Su “Love medicine” anche “Look at the Moon”, “Don’t be afraid of anything”, “Little star”, “Love love love”, “Deep as your eyes”, le canzoni scritte dalla stessa Noa per il musical su Giovanni Paolo II “Karol Wojtyla – la vera storia” con la partecipazione del Solis String Quartet, una ulteriore manifestazione di spiritualità dell’artista.

Mira Awad

Mira AwadPer metà Palestinese e per metà bulgara, la cantante, autrice e attrice vive a Tel-Aviv.

Nata a Rameh, un villaggio palestinese nel Nord di Israele, ha studiato alla Rimon School for Jazz and Contemporary Music. Attraverso la sua carriera, Mira ha sviluppato una unica fusione di sonorità, combinando Oriente e Occidente, fondendo la lingua araba e i suoi arrangiamenti orientali con le armonie occidentali, creando così un ricco arazzo di suoni. La sua world music combina molti stili e suoni.

Nel 2009 ha realizzato “There must be another way”, album di duetti con Noa: con il brano omonimo le due gareggiarono all’Eurovovision Song Contest. Subito dopo uscì col suo disco d’esordio “Acrobat”. L’ultimo disco è “All my faces” del 2011.

Alla fine del 2012 ha creato l’etichetta Label Free, etichetta indipendente di world music. Mira è anche una famosa attrice – si è distinta nel musical “My Fair lady” – ha lavorato per sette anni al Cameri theatre dove si è distinta nella messa in scena di “Ritorno ad Haifa”, basata sullo scritto dell’autore palestinese Ghassan Kanafani. Adesso sta lavorando al teatro arabo-ebraico di Jaffa, basato sull’idea di co-esistenza, dove ebrei e arabi producono spettacoli bi-li

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