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La carriera di Bill Evans iniziò con lo studio del pianoforte, tanto che, a soli 16 anni, già dava i primi concerti al piano.

In seguito si dedicò al clarinetto ed al saxofono e al termine degli studi, grazie alla presentazione del suo maestro Dave Liebman, nel 1980, all’età di soli 22 anni, esordì in un gruppo di Miles Davis, con il quale incise sei dischi e girò il mondo per quattro anni.

Al periodo “Davis” seguirono tre anni con John McLaughlin, durante i quali incise altri tre album.

Collaborazioni

Successivamente Bill ha avuto importanti collaborazioni con artisti del calibro di Herbie Hancock, Lee Ritenour, Dave Grusin, Randy Brecker, Mike Maineri ed il gruppo Steps Ahead, e molti altri.

Con un curriculum di questa portata, Bill Evans, non può che essere considerato un saxofonista che gravita nella sfera dell’olimpo del “jazz” e della musica “fusion”; quest’ultima, in particolare, nell’accezione più letterale del termine, come testimoniano le sue svariate esperienze artistiche ed i variegati incontri con altri generi musicali che si sono susseguiti con successo, dalle collaborazionicon Mick Jagger alle registrazioni caratterizzate da forti contaminazioni di Hip-Hop, Acoustic Groove, Funk, Country e musica afro-americana e le presenze accanto a Willie Nelson, Bruce Hornsby, John Scofield, Hiram Bullock ecc.

La sua pubblicazione di “Soul Insider” del 2001, di cui è stato ospite Les McCann, ha ricevuto una nomination al Grammy nella categoria Contemporary Jazz per il 2005.

Composizione:

Bill Evans: sassofoni
Ryan Cavanough: banjo
Christian Howes: violino
Ric Fierabracci: basso elettrico
Joel Rosenblatt: batteria

Sito ufficiale

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